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Le principali novità apportate dalla Legge di Bilancio 2025

  • Immagine del redattore: Marco Bellomo
    Marco Bellomo
  • 5 giu
  • Tempo di lettura: 7 min

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La Legge di Bilancio 2025 introduce un ampio pacchetto di misure fiscali pensate per sostenere i lavoratori dipendenti e le famiglie, con l’obiettivo di aumentare il reddito disponibile e alleggerire il carico fiscale. Tra le novità di rilievo c’è la conferma della possibilità di rideterminare il valore fiscale di terreni e partecipazioni, con applicazione di un’imposta sostitutiva al 18% (art. 1, comma 30).

Un punto cruciale riguarda la revisione del cosiddetto cuneo fiscale, che dal 2025 non sarà più ridotto tramite l’esonero contributivo IVS. Al suo posto, viene introdotto un nuovo sistema di bonus o di detrazione fiscale aggiuntiva, riservato esclusivamente ai titolari di redditi da lavoro dipendente. Restano esclusi, quindi, pensionati e soggetti con redditi equiparati.

Sul fronte delle detrazioni, si segnala una riforma sostanziale per i contribuenti con redditi complessivi superiori a 75.000 euro. La nuova impostazione prevede che il beneficio fiscale venga calcolato in base al numero di figli a carico e al reddito netto (al netto dell’abitazione principale e delle relative pertinenze). Restano invece escluse da questa limitazione alcune spese specifiche, come quelle sanitarie agevolate, gli investimenti in start-up e PMI innovative, gli interessi passivi su mutui stipulati entro il 31 dicembre 2024 e le polizze assicurative vita, infortuni e per eventi calamitosi stipulate entro la medesima data. Inoltre, le detrazioni già avviate su spese sostenute entro il 2024 (come interventi edilizi o ecobonus) continueranno a seguire il regime precedente.

Da segnalare anche una modifica temporanea al regime forfetario: per il solo anno 2025, potranno accedervi anche coloro che nel 2024 hanno percepito redditi da lavoro dipendente o assimilati non superiori a 35.000 euro (anziché 30.000). L’intento è quello di ampliare la platea degli autonomi beneficiari, mantenendo comunque un equilibrio sul piano della sostenibilità fiscale.


1. RIDUZIONE DELL’IMPOSTA SOSTITUTIVA SUI PREMI DI RISULTATO

Per promuovere la produttività aziendale, la Legge di Bilancio 2025 interviene sulla fiscalità applicata ai premi di risultato. In particolare, l’aliquota dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali viene ridotta dal 10% al 5% per i premi erogati ai lavoratori dipendenti nel triennio 2025-2027.

L’intervento ha l’obiettivo di incentivare l’erogazione di compensi legati a risultati misurabili in termini di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, rendendoli più vantaggiosi sia per le imprese che per i lavoratori.


2. INTERVENTI AGEVOLATIVI PER LA CASA: BONUS EDILIZI E NOVITÀ SUPERBONUS

La Manovra 2025 riserva particolare attenzione al comparto immobiliare, intervenendo in modo significativo sulla disciplina dei bonus edilizi. Il cosiddetto “bonus casa”, che consiste nella detrazione IRPEF per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, viene confermato ma con una rimodulazione delle aliquote.

Nel dettaglio:

  • per le spese sostenute nel 2025 su immobili destinati ad abitazione principale, la detrazione resta al 50%, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare;

  • per gli anni 2026 e 2027, l’aliquota si riduce al 36%;

  • per gli immobili diversi dall’abitazione principale, la detrazione sarà pari al 36% nel 2025 e scenderà al 30% nel biennio successivo.

A partire dal 1° gennaio 2025, sono esclusi dal beneficio fiscale gli interventi che prevedono la sostituzione degli impianti di riscaldamento con caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili.


Ecobonus, sismabonus, bonus mobili

Per quanto riguarda Ecobonus e Sismabonus, la Legge di Bilancio 2025 ne conferma l’operatività, ma con una riduzione delle aliquote di detrazione:

  • per gli immobili adibiti ad abitazione principale, la detrazione sarà pari al 50% nel 2025 e scenderà al 36% a partire dal 2026;

  • per le altre unità immobiliari, il beneficio si attesterà al 36% nel 2025 e al 30% negli anni successivi.

Il Bonus mobili viene prorogato per il 2025, con una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica, destinati ad immobili oggetto di ristrutturazione. Il limite massimo di spesa detraibile è fissato a 5.000 euro.

Il Superbonus, invece, subisce un deciso ridimensionamento. L’aliquota viene ridotta al 65% per le spese sostenute nel 2025, con applicazione limitata agli interventi per i quali, entro il 15 ottobre 2024, risulti presentata la CILA-S e, in caso di condomìni, anche la relativa delibera assembleare. Fanno eccezione gli interventi previsti dalla normativa speciale per eventi sismici (che mantengono l’aliquota del 110%) e quelli riguardanti Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).

Infine, per le spese sostenute nel 2023 legate al Superbonus, viene introdotta la possibilità di optare per una rateizzazione decennale del credito d’imposta in luogo delle attuali quattro rate annuali. L’opzione è irrevocabile e deve essere esercitata mediante presentazione di una dichiarazione integrativa.


3. DIGITALIZZAZIONE E TRACCIABILITÀ, LE NUOVE REGOLE PER IMPRESE E PROFESSIONISTI

Tra le principali misure di razionalizzazione fiscale introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, particolare rilievo assumono quelle volte a rafforzare la tracciabilità delle spese aziendali e professionali.

A decorrere dal 2025, i rimborsi per spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto (inclusi taxi e noleggio con conducente) non concorreranno alla formazione del reddito da lavoro dipendente, a condizione che tali spese siano sostenute tramite strumenti di pagamento tracciabili, quali bonifici bancari, carte di pagamento o assegni. La stessa regola si applica per la deducibilità di tali costi ai fini del reddito d’impresa e dell’IRAP.

Obblighi analoghi riguardano anche gli esercenti arti e professioni: affinché le spese sostenute per trasferte – addebitate al committente o rimborsate – siano deducibili, è necessario che vengano effettuate con mezzi di pagamento tracciabili. Lo stesso requisito è richiesto per la deducibilità delle spese di rappresentanza e degli omaggi, che devono inoltre rispettare i limiti quantitativi previsti dalla normativa vigente.

Sul fronte della digitalizzazione, viene introdotto l’obbligo, a partire dal 1° gennaio 2025, per gli amministratori delle società di dotarsi di un domicilio digitale (PEC) da comunicare al Registro delle Imprese. L’adempimento sarà immediato per le società di nuova costituzione, mentre per le società già esistenti la scadenza è fissata al 30 giugno 2025.


4. INCENTIVI AGLI INVESTIMENTI. IRES PREMIALE, TRANSIZIONE 4.0 E NUOVA SABATINI

La Legge di Bilancio 2025 si caratterizza per un forte orientamento al sostegno degli investimenti aziendali, con l’obiettivo di accelerare la transizione tecnologica e ambientale delle imprese italiane.

Tra le misure di maggior rilievo spicca l’introduzione dell’IRES premiale: in via sperimentale per il solo anno 2025, le società che destinano almeno l’80% degli utili 2024 a riserva e che effettuano investimenti in beni strumentali 4.0 o 5.0 – anche tramite leasing – potranno beneficiare di un’aliquota IRES ridotta dal 24% al 20%. L’accesso al beneficio è subordinato anche a un incremento occupazionale, tramite nuove assunzioni a tempo indeterminato pari ad almeno l’1% rispetto alla forza lavoro del 2024.

L’agevolazione decade nel caso in cui:

  • gli utili accantonati vengano distribuiti entro i due esercizi successivi;

  • i beni acquisiti vengano ceduti o trasferiti all’estero entro cinque anni.

Il credito d’imposta per gli investimenti 4.0 viene prorogato limitatamente ai beni materiali, con l’introduzione di un tetto massimo di spesa e l’obbligo di presentazione di comunicazioni preventive. Al contrario, viene abrogata l’agevolazione per i beni immateriali.

Il credito d’imposta 5.0 viene invece rafforzato, con un’aliquota aumentata al 35% fino a un tetto di 10 milioni di euro, e un ampliamento della base agevolabile che include anche impianti fotovoltaici.

Infine, la misura della Nuova Sabatini viene rifinanziata con:

  • 400 milioni di euro per il 2025,

  • 100 milioni per il 2026,

  • 400 milioni di euro per ciascun anno dal 2027 al 2029.

Si conferma così uno degli strumenti chiave a sostegno della crescita e dell’innovazione delle piccole e medie imprese.


5. MISURE A FAVORE DEI PRIVATI: CRIPTO-ATTIVITÀ, FRINGE BENEFIT E FONDO PRIMA CASA

La Legge di Bilancio 2025 introduce una serie di misure dedicate ai privati, con particolare attenzione ai soggetti con elevata capacità patrimoniale (HNWI) e alle giovani famiglie.

A partire dal 2026, la tassazione su plusvalenze e altri redditi derivanti da cripto-attività sarà fissata al 33%, con l’eliminazione della franchigia di 2.000 euro. Tuttavia, è previsto un regime transitorio di affrancamento, che consente di sterilizzare il valore delle cripto-attività al 1° gennaio 2025, mediante il versamento di un’imposta sostitutiva del 18%.


Misure per i lavoratori dipendenti

Sul fronte del welfare aziendale, viene innalzata la soglia di esenzione per i fringe benefit a:

  • 1.000 euro annui per tutti i lavoratori dipendenti;

  • 2.000 euro annui per coloro con figli fiscalmente a carico.

Entro tali limiti rientrano anche i rimborsi per utenze domestiche, canoni di locazione e interessi passivi su mutui relativi all’abitazione principale. Viene inoltre prorogata fino al 2027 la tassazione agevolata al 5% sui premi di risultato.


Agevolazioni per la casa

Importanti novità riguardano anche il comparto abitativo:

  • L’agevolazione “prima casa” non decade più in caso di alienazione dell’immobile entro due anni (in precedenza il limite era di un anno).

  • Il Fondo di Garanzia per la prima casa è prorogato fino al 2027, con possibilità di copertura fino all’80% della quota finanziata per:

    • giovani under 36,

    • famiglie monogenitoriali con figli minori,

    • inquilini di alloggi di edilizia residenziale pubblica.L’accesso è subordinato al possesso di un ISEE inferiore a 40.000 euro e a un finanziamento superiore all’80% del valore dell’immobile.


Incentivi per l’imprenditorialità

Infine, è prevista una riduzione del 50% dei contributi previdenziali per 36 mesi a favore dei nuovi iscritti alle gestioni INPS artigiani e commercianti nel 2025, inclusi i soggetti in regime forfetario. Una misura pensata per favorire l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali e incentivare la partecipazione attiva al sistema economico.


6. INDICAZIONE DEL CIN NELLE DICHIARAZIONI FISCALI E NELLA CERTIFICAZIONE UNICA

La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità in materia di locazioni turistiche e attività ricettive, con l’obiettivo di rafforzare la tracciabilità e la regolarità del settore.

In particolare, i modelli fiscali approvati dall’Agenzia delle Entrate dovranno prevedere le modalità per l’indicazione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) all’interno delle dichiarazioni fiscali e della Certificazione Unica.

Il CIN sarà obbligatoriamente attribuito a:

  • Unità immobiliari residenziali locate per finalità turistiche;

  • Immobili oggetto di locazioni brevi;

  • Strutture alberghiere ed extralberghiere.

L’obbligo riguarda anche gli intermediari coinvolti nella gestione delle locazioni brevi, i quali dovranno includere il CIN nelle relative comunicazioni fiscali. Tale misura punta a migliorare il controllo delle attività ricettive, assicurando maggiore trasparenza e uniformità normativa su tutto il territorio nazionale.


7. BONUS ELETTRODOMESTICI 2025

Tra le misure introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 a sostegno delle famiglie, è previsto un contributo per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica.

Il beneficio, concesso per un solo elettrodomestico per ciascun nucleo familiare, è subordinato al rispetto delle seguenti condizioni:

  • l’elettrodomestico deve avere una classe energetica pari o superiore alla B ed essere prodotto all’interno dell’Unione Europea;

  • il vecchio apparecchio sostituito deve essere correttamente smaltito, secondo le normative vigenti.

Il contributo può coprire fino al 30% del prezzo di acquisto, con un massimale di 100 euro, che viene elevato a 200 euro per i nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000 euro annui, nel rispetto dei limiti complessivi di spesa previsti dal provvedimento.

 
 
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